Archivio | Gennaio 2013

Pensione di Invalidità, in arrivo brutte novità per il 2013

Inps_PannelloR400

Tagli alle pensioni, alla sanità, tagli in ogni settore del vivere quotidiano, tasse enormi, tutto il possibile è stato tassato o tagliato? non è così! Adesso in arrivo una bruytta novità per gli invalidi totali veri!

Fino ad oggi si può leggere nella sezione online dell’INPS dedicata all’ invalidità :

REQUISITI PER IL DIRITTO

  • riconoscimento di una invalidità totale e permanente del 100%;
  • dal 18° al 65° anno di età;
  • spetta in misura intera se l’invalido non supera determinati limiti di reddito personali (per l’anno 2010: limite di reddito Euro 15.154,24);
  • spetta in misura intera anche se l’invalido è ricoverato in istituto pubblico che provvede al suo sostentamento (l. 33/1980, art. 14 septies);
  • cittadinanza italiana e residenza sul territorio nazionale.”

Ma non sarà più così. A breve cambieranno le condizioni e il reddito (per gli invalidi al 100%) da valutare per averne diritto dovrà essere cumulato con quello coniugale. Quindi se un invalido al 100% è sposato vedrà il suo assegno modificato (addirittura magari annullato?). Dipenderà ovviamente dal reddito del coniuge. La circolare n° 149 del 28 dicembre 2012 intitolata “Rivalutazione delle pensioni per l’anno 2013” fa intendere che dal 2013 la soglia non si riferirà più al reddito personale del soggetto ma a quello coniugale. Gli invalidi civili totali con pensione e con indennità di accompagnamento non dovranno avere  un reddito coniugale superiore a 16.127,30 euro.

Tutto rimane uguale invece per gli invalidi civili parziali e i sordomuti e i non vedenti.

Si occuperà qualcuno di questo problema? di sicuro in campagna elettorale tutti ma poi? Veramente vergognoso!

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Arriva la Cabina Telefonica Pubblica Intelligente

CABINE

 

 

La prima cabina telefonica pubblica risale al febbraio 1952, a Milano in piazza San Babila. Vedi la foto storica di Telecom e confrontala con la odierna e futuristica cabina telefonica intelligente di oggi a Torino in foto sotto!

cabinaintelligente

 

 

Dal vecchio gettone telefonico siamo passati ai mille metodi per pagare, dal disco da girare siamo arrivati alla multimedialità! Impatto estetico elegante per le nuove generazioni, troppo futuristiche per le vecchie generazioni di cui io faccio parte ma ci abitueremo come sempre. La nuova cabina telefonica è diventata hi-tech, non solo multimediale ma anche ecosostenibile con un pannello fotovoltaico che ne garantisce il fabbisogno energetico, centralina per verificare costantemente l’inquinamento atmosferico, video sorveglianza collegata con la polizia  e centralina per la ricarica di scooter elettrici e biciclette elettriche. Schermo touch screen abbastanza intuitivo per notizie utili come turismo, servizi pubblici, internet e wi-fi.

Ancora un prototipo lo è stato per tutto il 2012. A partire dal 2013 si spera che il progetto sia confermato e allargato a tutto il territorio seppur in tempi lunghi. A Torino è stata installata di fronte all’Università.

Era iniziata la rimozione di tutte le vecchie cabine, per fortuna interrotta e ancora è possibile trovare qualche telefono pubblico di vecchia generazione. Non è facile ma sul sito dedicato di Telecom puoi ancora trovarne. Per sapere dove si trovano nella tua città e vicino al tuo quartiere vai su TELEFONO PUBBLICO e scegli la funzione “Trova Telefono” e avrai il dettaglio della posizione e anche delle funzioni disponibili. Dallo stesso sito puoi accedere anche alle tariffe.

In attesa delle nuove cabine intelligenti in tutta Italia vedi dettagli e notizie su Telecom

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Lavoro Precario e Mutuo casa? è possibile

MUTUI

 

 

Il mercato immobiliare è già in stallo da parecchi mesi, chiedere un mutuo è praticamente impossibile se non sei più giovane (le banche non si fidano delle speranze di lunga vita) e se non puoi offrire garanzie elevate di solidità economica, il lavoro ormai è diventato introvabile e chi lo ha vive spesso una situazione di precariato. Quello che si chiama “lavoro con contratto atipico o a tempo determinato” è ormai diffusissimo soprattutto fra i giovani. Ma proprio le giovani coppie hanno voglia di programmare il proprio futuro, sposarsi o creare famiglia convivendo e magari anche fare dei figli. Ma come acquistare una casa anche piccola se il lavoro precario o a tempo determinato non viene in genere considerato dalle banche garanzia sufficiente per un mutuo e se non si hanno finanze che lo consentano? Oggi per i giovani di età inferiore ai 35 anni è lo Stato che offre un aiuto. Più esattamente lo offre il Dipartimento della Gioventù, offre un fondo di garanzia  per l’acquisto della prima casa.

I richiedenti devono essere giovani coppie con età inferiore ai 35 anni (entrambi) con figli o senza figli non importa oppure possono essere un nucleo familiare monogenitoriale con figli minori. Il reddito ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) complessivo non deve essere superiore a 35 mila euro e non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF deve essere da lavoro dipendente a tempo indeterminato. Nessuno dei componenti familiari deve possedere immobili.

Tale fondo è disponibile per l’acquisto della prima casa, che non deve essere di lusso quindi escluse le categorie A1, A8 e A9 quindi niente ville nè castelli (recita proprio così e serve per evitare i soliti furbacchioni che pur avendo disponibilità cercano di sfruttare questo fondo per integrare eventuali rendite personali per acquisti lussuosi) e non deve essere più grande di 90 metri quadri. In ogni caso il mutuo non può essere maggiore di 200.000 euro.

Importante: le banche o chi finanzia si impegna  a non chiedere garanzie aggiuntive, oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo stato.

Scarica il modello di domanda e l’elenco dei finanziatori che aderiscono all’iniziativa.

Puoi scaricare il pdf del decreto integrale sul sito del Dipartimento della Gioventù

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