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TEST COSMETICI: Tre famosi marchi cosmetici eliminati dalla lista Cruelty Free!

La crudeltà e lo strapotere cinese colpiscono ancora

L’Occitane, Mary Kay e Yves Rocher vengono eliminati dalla lista dei cosmetici cruelty free (non testati su animali)

Il 18 dicembre ho trattato le ultime novità sui test cosmetici. Ho parlato di cruelty free per capire di cosa si tratti e ho indirizzato alla Lav e all’ICEA per essere informati su quali marchi possono vantare il bollino 100% cruelty free. Dopo nemmeno tre mesi mi ritrovo a scrivere perché la lista cambia e tre dei più famosi e amati marchi cruelty free vengono cancellati da questa lista. L’Occitane, Mary Kay e Yves Rocher, tre marchi famosi e amati vengono banditi, eliminati dalla lista delle aziende che non testano sugli animali non solo il prodotto finito ma anche le materie prime. Perché? Vogliono approdare sul mercato cinese che non accetta prodotti non testati sugli animali. In fondo la Cina non fa che confermare quanto da sempre io denuncio: la loro crudeltà!

L’Occitane e Mary Kay hanno confermato la veridicità  della notizia denunciata dall’Associazione Gaia (vedi comunicato stampa ) e quindi riconosco una sorta di coraggio e onestà alle due aziende. Per quanto riguarda Yves Rocher tutto tace ancora e controllando oggi sul sito ho notato che ancora si fregia del cruelty free (vedi http://www.yves-rocher.com/it/impegni/buono_per_la_mia_pelle/nessuna_sperimentazione_sugli_animali.html). Se non avessi i miei canali di informazione (Lav, Gaia etc) non ne avrei saputo nulla e avrei continuato ad utilizzarli serenamente ed avrei continuato a venderli come 100% cruelty free. Questo può accadere, e la LAV me lo ha confermato, spiegando che le linee attualmente in commercio sono ancora coperte dal disciplinare ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale). Dopo Pasqua tutto cambierà. In realtà anche dal sito LAV sono già state eliminati tutti e tre i marchi.

Tanto dovevo come aggiornamento. In attesa della fine definitiva dei test sugli animali ti ricordo di tenerti informata/o consultando il sito LAV:

– Conosci lo Standard Internazionale, in cosa consiste

– Tutte le Aziende Italiane che aderiscono  o straniere che operano in Italia approvate LAV e ICEA

– La lista completa mondiale e non solo di cosmetici su gocrueltyfree aggiornatissima sempre

– Firma per dire NO ai cosmetici testati su animali , puoi anche scaricare il pdf e raccogliere firme nella vita reale

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Iniziano i saldi e diciamo NO al dolore! Scegliamo con rispetto e protestiamo

 

………….. che diventa rispetto per la vita, per la natura e per l’ambiente. Il nostro futuro e quello dei nostri figli dipende anche dai piccoli gesti quotidiani e delle scelte che ognuno di noi fa quotidianamente.

Da domani ed entro i prossimi 60 giorni (tutta la durata del periodo dei saldi) chiediamo la partecipazione dei consumatori per fare diventare fur-free alcune aziende individuate dalla LAV. I consumatori devono semplicemente inviare i due appelli  promossi dalla LAV ed astenersi dall’acquisto di prodotti in saldo che abbiano anche solamente un piccolo inserto in pelliccia”, dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV campagne Pellicce

Tre gesti piccoli ma importanti:

– Acquistare e scegliere abbigliamento, accessori e cosmetici fur-free e non testati sugli animali, quindi niente pellicce, niente capi o accessori con pelliccia, ecopelle o eco pelliccia oggi sono eleganti e di alta qualità proprio come le pelli e le pellicce vere ma frutto di tecnologia e SENZA FARE SOFFRIRE NESSUNO. Cosmetici non testati sugli animali, esistono alternative e case cosmetiche (esempio Yves Rocher) vegetali, senza componenti animali e senza materie prime testate usando animali ma test in vitro e donne volontarie, e con una qualità eccellente.

– Inviare protesta Appello n° 1: BASTA PELLICCE da inviare alle Aziende che maggiormente si distinguono per crudeltà come Fix Design, Piazza Italia, Geox, Replay e Max Mara Fashion Group (proprietaria dei marchi Max Mara, Max&Co., Maxsport, Marina Rinaldi, Marella, Pennyblack, Newpenny, Persona, Iblues)

– Inviare invito a dichiararsi ufficialmente FUR FREE ad Aziende che già lo sono di fatto come ad esempio Diesel, Benetton, Fiorucci, OVS Industry e Bennet. Questo per creare una mentalità di autocoscienza nei consumatori chiedendo certificazione, scrivi anche tu Appello 2: Senza dubbio Fur Free .

Sul sito www.nonlosapevo.com potrai anche già conoscere i brand che hanno aderito e utilizzano una poilitica FUR FREE che significa “senza pelo”.

CONTO SU DI TE!

ANCHE LA LAV CONTA SU DITE!

Test Cosmetici un problema quasi risolto, informati e FIRMA ANCHE TU

Test cosmetici: sempre più a rischio stop 2013

[di M.Kuan*] Il 13 settembre la Commissione Europea ha presentato la relazione annuale sui metodi alternativi alla sperimentazione animale nel settore dei prodotti cosmetici, a Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione, le Istituzioni che dovranno decidere le sorti finali della Direttiva 2003/15CE sui prodotti cosmetici.

In base a questa Direttiva nel 2004 è entrato in vigore il primo divieto di commercializzazione di cosmetici testati su animali, riguardante il prodotto finito poi, nel marzo del 2009 è diventato attivo il secondo passo, che prevedela quasi totale esclusione dell’uso degli animali vivi per fini sperimentali nella cosmesiRimangono, però, praticabili ancora tre test fortemente invasivi, quali: tossicità per uso ripetuto, tossicità riproduttiva e tossicocinetica (assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione della sostanza in esame). Di conseguenza in Europa vengono ancora commercializzati cosmetici testati su animali.

La fine dei test su animali, almeno in questa area della ricerca, è prevista per il 2013ma la Commissione, nella relazione recentemente presentata, indica come tale divieto non possa essere rispettato a causa della

mancanza di metodi alternativi che coprano le tre aree di sperimentazione ancora attive. La previsione di rinvio per lo stop ai test cosmetici, quindi, è di almeno altri 10 anni: ancora decine di migliaia di conigli, cavie, topi e ratti iniettati, bruciati e resi ciechi in tutto il mondo per cosmetici destinati all’Europa.

La Commissione europea sta inoltre valutando gli impatti (ambientale, benessere degli animali, economico e sociale) dell´applicazione del divieto di commercializzazione totale nel caso venga rispettata la scadenza del 2013, e sulla base di tale valutazione deciderà, entro la fine del 2011, se presentare o meno una proposta per modificare o mantenere tale scadenza.

La posizione della Commissione è intuibile da tempo: per questo la LAV ha concentrato l’attenzione sul rispetto della scadenza del 2013, dedicando le scorse giornate nazionali (Pasqua 2011) al tema e predisponendo una raccolta firme già dal gennaio del 2011.

E’ fondamentale che il Parlamento europeo faccia rispettare il divieto previsto per il 2013, anche in considerazione della chiara posizione dell’opinione pubblica a riguardo, che si è mostrata totalmente contraria all’uso di animali in questo ambito sperimentale. Considerando la posizione contraria che probabilmente presenterà la Commissione, è importante che la campagna contro i test cosmetici su animali continui ad essere supportata e diffusa al fine di influenzare la decisione finale delle Istituzioni chiamate a votare.

La raccolta firme è ancora attiva: se non l’hai già fatto, firma qui.

Negli ultimi anni sono stati molti gli sforzi economici, politici e scientifici per lo sviluppo di test sostitutivi all’uso di animali, i quali, oltre al vantaggio etico, sono anche migliori sotto il profilo scientifico e quindi anche più sicuri per i consumatori.

Sul mercato sono già disponibili più di 20.000 ingredienti cruelty-free. Da questa disponibilità e dalle richieste avanzate dai cittadini nasce lo standard internazionale “stop ai test su animali” gestito in Italia dalla LAV e controllato da ICEA, che garantisce l’eticità dell’intera filiera di produzione.
Per conoscere le aziende aderenti clicca qui.

Per approfondimenti leggi il Rapporto annuale sui test cosmetici della Commissione Europea, presentato il 13 settembre 2011.

*Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Vivisezione e Test cosmetici

da LAV

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