Archivio | Settembre 2011

Per le emergenze in auto, mettiamo le calze da neve ai pneumatici

Le calze da neve per situazioni di emergenza, poco ingombranti, facili e rapide da mettere alle ruote della nostra automobile,vediamo se davvero sono utili e quando usarle.

L’invenzione delle calze da neve è attribuita al norvegese Bård Løtveit alla fine degli anni Novanta. Ovviamente un uomo che di neve e ghiaccio se ne intende e l’idea di inventare un sistema per affrontare un’emergenza neve in modo rapido, semplice e alla portata di tutti è stata sicuramente vincente. Da semplice prototipo nell’ultimo decennio ha avuto una diffusione planetaria. Oggi il marchio AutoSock, di cui Bård Løtveit è il più grosso azionista, produce milioni di paia di calze, vendute in tutto il mondo, brevetto acquisito anche in Europa ma omologato solo in alcuni Paesi. In Italia è possibile acquistarle e usarle ma non hanno ancora ottenuto l’omologazione dalle autorità.

Caratteristiche, vantaggi e svantaggi delle calze da neve

Sono in particolare tessuto sintetico, il poliestere, che agevola l’aderenza della gomma alla neve compatta o ghiacciata, non funzionano sulla neve disfatta e su altri tipi di asfalto si logorano subito. Sono sottili e adatte anche a pneumatici che non sono catenabili, non fanno rumore, si possono montare in un minuto appena senza alcuna fatica o abilità. E’ sufficiente coprire la parte superiore visibile della ruota, si fa scendere la calza a destra e a sinistra, si sposta l’automobile di poco e la calza si centra da sola. In auto occupa poco spazio, sono riutilizzabili, lavabili in lavatrice e riciclabili quindi eco-friendly. Non reggono una velocità superiore ai 50 Km/h, quindi anche in autostrada sono raccomandate basse velocità. Sono disponibili in 3 misure, “Standard” per le vetture normali, “High Performance” per SUV e 4×4 e “Truck” per grandi pneumatici. Oggi sono disponibili due marchi, Autosock e AreXocks in 5 taglie, dalla S alla XXL.

Omologazione

Circolare con solo le calze da neve dove esiste obbligo di catene comporta una multa elevata, ritiro di punti e a volte il fermo auto. Il Ministero dei Trasporti ha confermato che le calze da neve non sono assolutamente equiparabili alle catene da neve metalliche quindi il primo consiglio è utilizzarle solo nei casi di vera emergenza improvvisa. Lo stesso Bård Løtveit raccomanda solo un uso temporaneo.

.advertisement

*** SOLO PER RIDERE *** – LA SEGRETARIA

LA SEGRETARIA

tratta dalla rubrica LETTERE AL DIRETTORE del “CORRIERE DELLA SERA”

Perché sono contrario all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori

Caro Direttore,
due settimane fa ho compiuto 42 anni.
La mattina del mio compleanno mi sono alzato ed ero un po’ giù di morale. Sono andato a fare colazione sperando che mia moglie mi dicesse “Buon Compleanno!” e mi facesse una sorpresa dandomi un regalo.
Invece mi ha detto solamente:”Buongiorno”.
I miei figli si sono seduti a tavola e l’unica cosa che mi hanno detto è stata: “Abbiamo bisogno di un aumento della paghetta !”. Così sono andato a lavorare ancora più depresso.

Appena entrato in ufficio, però, la mia segretaria (25enne e carina) mi è venuta incontro esclamando: “Buon Compleanno!”.
Mi sono sentito subito meglio: per lo meno qualcuno se ne era ricordato!
Ho lavorato normalmente fino a mezzogiorno quando la segretaria mi ha chiamato proponendomi di andare a mangiare insieme; ho accettato dicendole che era la proposta migliore che potesse farmi.
Abbiamo scelto un ristorante molto accogliente, abbiamo mangiato con calma e poi siamo andati da un’altra parte a bere un drink.
È stato tutto molto bello e mentre tornavamo in ufficio la segretaria mi ha detto: “Visto che oggi è un giorno speciale, perché anziché tornare subito al lavoro non andiamo a casa mia a rilassarci un po’?”.
Le ho risposto allibito che era un’ottima idea.
Appena entrati nel suo appartamento, lei mi ha detto: “Se non le dispiace desidererei mettermi qualcosa di più comodo.” Io le ho risposto che non c’era alcun problema… e così se ne è andata in camera sua.
Dopo tre minuti ne è uscita …. con una grande torta di compleanno, seguita da mia moglie, dai miei figli e dai miei amici con i quali cantava in coro: “Tanti auguri a te, tanti auguri a te!”, mentre io ero in piedi in mezzo al salotto, nudo, con addosso solo un paio di calzini corti.

Adesso mi dica: Le sembra giusto che io non abbia la possibilità di licenziare quella testa di cazzo della mia segretaria?

Questa voce è stata pubblicata il 23 Settembre 2011, in RISATE.

*** SOLO PER RIDERE *** – SOSTITUZIONE UOMO E DONNA

SOSTITUZIONE UOMO E DONNA

Un uomo stufo e stanco di andare al lavoro ogni giorno mentre la moglie stava a casa, pregò il Signore:
– Mio Dio, io vado tutti i giorni al lavoro per 8 ore mentre mia moglie sta semplicemente a casa. Vorrei tanto sapere cosa si prova ad invertire i ruoli, perciò ti prego: permetti che il suo corpo si scambi con il mio. Amen!
Dio, nella sua infinita saggezza, accettò la richiesta dell’uomo. La mattina seguente l’uomo si svegliò come donna. Si alzò, preparò la colazione per la famiglia, svegliò I bambini, li vestì per la scuola, li fece mangiare e preparò il loro pranzo, li portò a scuola; tornò a casa ed avviò la lavatrice, andò in tintoria ed in banca per fare un deposito, si fermò alla posta per pagare dei conti correnti, passò dal negozio di alimentari e infine riportò a casa la spesa. A casa pulì la cassetta del gatto e diede da mangiare al cane. Era già l’una del pomeriggio, quindi si sbrigò a fare i letti ed a pulire i bagni ed i pavimenti. Poi corse a scuola a riprendere i figli e sulla strada di casa parlò con loro di quanto era successo a scuola. Preparò per loro una merenda e gli organizzò il pomeriggio, poi cominciò a stirare mentre cercava di guardare un programma che le piaceva alla televisione. Alle 18:30 cominciò a sbucciare le patate e a lavare l’insalata, a cuocere la carne ed a preparare il sugo per la pasta. Dopo cena, lavò i piatti, pulì la cucina, raccolse il bucato, fece il bagno ai bambini e li mise a letto. Alle 21, esausto e senza aver finito i suoi impegni giornalieri, andò a letto dove, tentando di non lamentarsi, fece l’amore. La mattina seguente l’uomo si svegliò, saltò giù dal letto e immediatamente rivolse una preghiera al Signore:
– Io Dio, non so proprio cosa pensassi. Era un grave errore l’invidia per mia moglie che può stare a casa tutto il giorno! Ti prego dal profondo del mio cuore, fa tornare tutto come prima!
– Dio, nella sua infinita saggezza, rispose: figlio mio, penso che tu abbia imparato la lezione, e sarò contento di riportare le cose come erano prima. Dovrai solo aspettare nove mesi, : ieri notte sei rimasto incinta!

Questa voce è stata pubblicata il 23 Settembre 2011, in RISATE.