Archivi

Igiene personale o per i nostri cani, sapone liquido o solido?

 

Inserisco la foto della zona da cui proviene la ricetta più antica del sapone perfetto, infatti proprio ad Aleppo in Siria nacque una delle tante ricette del sapone perfetto per l’igiene personale e per l’ambiente, se ne trovano tracce risalenti addirittura al 2500 a.C.  Che sia liquido o solido il sapone perfetto deve contenere solo ingredienti naturali e completamente biodegradabili. La ricetta del sapone perfetto è davvero semplice, soda e olio di palma di cocco, di oliva o di alloro.

Nella scelta di un sapone è importante quindi leggere l’etichetta e purtroppo ad oggi i saponi liquidi contengono tantissimi elementi extra come coloranti e profumi vari e pochissime quantità degli unici due elementi necessari. Quindi per una scelta biologica, naturale ed ecologica,anche se a volte meno economica, occhio all’etichetta. Meglio rivolgersi alle erboristerie. Due i tipi di saponi consigliati, il sapone di Aleppo e il sapone di Marsiglia, che è una derivazione di quello di Aleppo, produzione iniziata  in Europa verso la metà del Cinquecento.

Il sapone di Aleppo per essere originale deve essere ancora fatto artigianalmente, costa un pochino di più perché la produzione viene cominciata solo a Novembre quando viene prodotto l’olio di oliva, viene trattato nei ben noti caravanserragli seguendo i metodi di saponificazione proprio come  nell’antichità, in calderoni di pietra  e con la stessa lentezza di un tempo. Alla fine della cottura viene aggiunto il tipico olio di alloro, la percentuale di olio di alloro ne determina la qualità e lo scopo, può contenere fino ad un 60% di olio di alloro, noto per le sue proprietà medicamentose e ovviamente diventa utile farsi consigliare da un erborista oppure fare un giro su internet. Metodi artigianali, ingredienti naturali e iter lento quindi il costo deve per forza essere più elevato seppur di poco, rispetto ad una produzione industriale e con ingredienti meno pregiati.

Il sapone di Marsiglia è sicuramente meno costoso, è più diffuso, più facilmente reperibile anche nella Grande Distribuzione e si presta a notevoli usi non solo per igiene personale ma è consigliatissimo anche per fare il bagno ai nostri amici pelosi, poca schiuma, sapone non aggressivo e soprattutto la facile risciacquatura ne fanno un sapone perfetto per lavare i cani.  Utile anche per fare il bucato, per pretrattare macchie difficili, per divani e poltrone, per i pavimenti e addirittura in cucina per lo sporco più grasso. Basta strofinare una pezzuolina bagnata sul sapone e pulire superfici dure o abiti, per pulire i pavimenti si può preparare una miscela con 3 litri di acqua e qualche scaglia di sapone aggiungendo magari anche un cucchiaino di bicarbonato e/o di aceto bianco meglio se di mele. Pavimenti lucidi come se aveste passato la cera. E’ possibile anche trovarlo liquido ma in questo caso leggete bene l’etichetta e verificate che le percentuali di profumo o altri ingredienti sia di vostro gradimento.

Il sapone di Marsiglia è anche un ottimo insetticida naturale, su internet esistono varie ricette e consigli.

[banner network=”altervista” size=”468X60″ align=”aligncenter” corners=”rc:0″]

Tempo di vacanze, consigli di viaggio per una famiglia con bimbi e cani

Estate o inverno quando arriva il momento della vacanza scegliere diventa semplice e immediato se si è in coppia, senza figli o animali è sufficiente prendere un bel catalogo, sfogliarlo e via ….. si parte.

Se però in famiglia ci sono figli o animali diventa più complicato. Si deve tenere in considerazione l’esigenza di tutti, i desideri di tutti. Se i figli sono piccoli o se addirittura sono presenti “figli pelosi” la scelta non sembra poi così immediata.

In realtà è solo un problema organizzativo. Bisogna valutare il numero di componenti la famiglia, l’età dei bambini e del nostro amico animale.

Scartiamo la vacanza “mordi e fuggi” magari con cambio di albergo ogni giorno o frequentemente. Se la preferenza è l’hotel meglio optare per villaggi strutturati per potere accogliere e soprattutto “tollerare” l’esuberanza infantile, fino all’anno di età i ritmi sonno/pasti sono frequenti, dopo l’anno cominciano a camminare, iniziano i problemi di gusto nel cibo, si sporcano facilmente quindi consiglio di escludere posti esotici, porta con te molte delle sue cose amate, giochi vari per tenerli occupati, ricordati di abituarli al ristorante e soprattutto se decidi di andare al mare o montagna ricordati di portare con te cappellini e creme solari in abbondanza. Sicuramente con figli molto piccoli o per famiglie numerose consiglio di preferire l’appartamento all’hotel.

Tale scelta sarà ancora più necessaria o preferibile se al seguito il componente della famiglia è un  gatto o un cane. In questo caso addirittura devi preoccuparti della sua età, niente viaggi lunghi se il cane è anziano, devi accertarti prima di prenotare se la struttura accetta animali e di quale taglia, procurati per tempo i documenti necessari, chip e tatuaggio sono obbligatori, richiedi alla ASL il passaporto sanitario e fallo con largo anticipo, obbligatoria anche la documentazione per i vaccini, necessaria una medaglietta con recapito telefonico valido, ovviamente meglio un cellulare.

Ecco due siti interessanti e aggiornati dove avere informazioni utili Turisti a 4 Zampe voluto dall’ex Ministro del Turismo Michela Brambilla e Io Posso Entrare.

Ricorda di portare eventuali medicine e assicurati di avere a portata di mano i recapiti di pediatra e veterinario.

Buon viaggio!

Se hai utili consigli o indirizzi web utili comunicali commentando il post. Grazie

[banner network=”altervista” size=”468X60″ align=”aligncenter” corners=”rc:0″]

Lettera “toccante” che racconta un “Giorno della Salvezza” da un canile lager!

 

Non posso fare a meno di pubblicare il racconto di una delle tante azioni LAV, dei suoi collaboratori che in prima persona ogni giorno si occupano dei diritti degli animali.

Si tratta di una lettera scritta da Giacomo Bottinelli, Responsabile Adozioni LAV. La pubblico integralmente perché nessun periodo, nessuna parola può essere eliminata. Un condensato di amore, compassione (nel senso buddista della parola cioè patire insieme), rabbia, onestà morale, voglia di giustizia, altruismo puro!

Una lettera che ho letto e riletto per regalarmi un momento di speranza, ad ogni parola il mio cuore batteva e a tratti sentivo come se si fermasse. Un racconto emozionante, tristissimo ma al contempo pieno di speranza. Una serie di emozioni talmente forti da non riuscire a dimenticarle più. Ognuno di noi condivide il senso di ingiustizia, la pena per i maltrattamenti, patiamo insieme ai nostri piccoli amici ma leggere questa lettera va oltre. Trovo giusto e spero utile per la causa animalista pubblicarla e condividerla con più persone per “toccare il cuore” di tutti anche di coloro che in genere non sono interessati.

********************

Lettera da Giacomo Bottinelli, Responsabile Adozioni LAV

IL GIORNO DELLA SALVEZZA

La prima cosa che mi ha colpito è stato l’odore.

E dire che sono abituato ai canili. Entrando nel capannone mi ha raggiunto subito come uno schiaffo: parlava di morte, di sofferenza, di tragedia. Come in un sogno ho percorso quei metri attraverso ammassi di sacchi di cibo e gabbie, passando dal sole dell’esterno come attraverso una maligna porta magica. Ho visto conigli e pitoni, anche loro prigionieri di gabbie e teche. Infine ecco i cagnolini, tra le basse pareti di una serie di piccoli box, ignari di essere al centro di una storia di traffici e commerci.

Li ho osservati uno ad uno, camminando lentamente lungo il corridoio. Li ho ascoltati abbaiare e guaire verso di me. Trentasette piccole anime come in un purgatorio di cemento.

Indossavo la tuta bianca sterile e i guanti di lattice. Non tanto per proteggermi dai germi, ma più – l’ho capito dopo – per difendermi dalle emozioni che sapevo di dover affrontare. Portavo la pettorina della LAV, con il suo arancio caldo e la scritta “Diritti degli animali”: una corazza contro quella tempesta di turbamento e un modo per ricordare chi ero e cosa facevo in quel luogo. Uno per uno ho preso i cani e con il veterinario li ho esaminati e catalogati. Un gesto freddo che nascondeva ciò che sentivo.

Ho incontrato per ultimo il n° 37. Stava visibilmente male, il respiro affannoso e due grandi occhi lucidi che mi scrutavano.

Non ho potuto fare a meno di ricordare i racconti dell’olocausto. Qualcuno sorriderebbe sentendomi dire questo, ma quel qualcuno forse dovrebbe smettere di distinguere tra il dolore degli uomini e quello degli animali. Il n°37 non ha mai avuto un nome. Non abbiamo fatto in tempo a darglielo. E’ morto quella sera stessa, nonostante il ricovero urgente dal nostro veterinario di fiducia. I suoi grandi occhi lucidi non brilleranno più, come non brilleranno quelli del barboncino che non ce l’ha fatta proprio mentre stavamo per portarlo via; come non ce l’hanno fatta gli altri 14 che sono morti in quel capannone prima che arrivassimo.

Con la tristezza che rischiava di sopraffarmi ho caricato i superstiti sui furgoni insieme ai miei colleghi, al veterinario e agli uomini del Corpo Forestale. Poi alla guida per centinaia di chilometri verso un posto che potesse essere per quei piccoli un nuovo inizio. Adesso che i sopravvissuti sono in salvo, se chiudo gli occhi penso a quella grande stanza vuota nel capannone e spero che rimanga così per sempre.

Giacomo Bottinelli – Responsabile Adozioni LAV

 

Questi cuccioli ora hanno bisogno di te

Ora sono salvi, non ancora sani però. Almeno non tutti. Ecco perché li abbiamo affidati alle mani esperte di veterinari, nessuno si è mai preso cura di loro da quando sono nati. Alcuni sono ricoverati perché troppo debilitati. Uno di loro è stato operato.

Le spese affrontate e da affrontare sono tante. Per questo abbiamo bisogno di te, aiutaci ad aiutarli! Dona ora, i cuccioli non possono aspettare.

*************************

Cosa puoi fare in concreto? Oltre ad adottarne uno o spingere qualche amico o conoscente a farlo puoi anche semplicemente condividere il problema sui social, per email, parlandone dal droghiere o al bar. Non hai idea di quanta gente sia all’oscuro, per ignoranza, disattenzione o semplicemente per disinterese. Sensibilizzare, parlarne, informare e condividere. Piccoli impegni per un grande risultato.

Puoi anche donare, un euro a testa per aiutare la LAV a salvare questi cuccioli e molti altri dall’illecito traffico o dalla cattiveria umana. Ricorda che salvare un animale è un aiuto concreto per salvare il mondo intero e regalare ai nostri figli un mondo migliore.

Visita la pagina Lav dedicata:

SOS cuccioli: aiutaci a prenderci cura di loro

Grazie per avermi letto!

[banner network=”altervista” size=”300X250″ align=”aligncenter” corners=”rc:0″]