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GAZA – Aggiornamenti dal Cairo e una lettera da Gaza

Il 31/12/2009 si è svolta la Gaza Freedom March a Gaza, a cui hanno partecipato solo i Palestinesi e meno di 100 internazionali (dei 1400 attivisti presenti al Cairo), che l’Egitto ha lasciato entrare a Gaza.

Gli internazionali al Cairo hanno continuato tutto il giorno a manifestare pacificamente al Cairo la loro determinazione a chiedere giustizia e libertà per Gaza e per tutta la Palestina. Sono stati continuamente aggrediti e dispersi o sequestrati negli alberghi da una solerte polizia Egiziana in assetto anti sommossa. Ci sono feriti, anche tra i 140 Italiani (non ho notizie dettagliate sul numero di feriti, la notizia è stata data dal TG3 ).

Ma gli attivisti non demordono ancora, chiedono a tutto il mondo attenzione, 30 sono in sciopero della fame ed hanno dichiarato che continueranno fino a quando anche Gaza, assediata, non riuscirà a mangiare

“Il piacere del nostro cibo è mescolato alla sofferenza dei Palesinesi.” In sostanza dichiarano: Non riprenderemo a mangiare finchè a Gaza non avranno riacquistato il diritto al cibo, ad una casa e alla libertà.

Ad iniziare lo sciopero della fame è stata Hedy Epstein, l’85enne sopravvissuta all’Olocausto, che da 5 giorni è in sciopero assieme a 29 attivisti.

DI SEGUITO LA COMMOVENTE LETTERA CHE SCRIVONO DA GAZA I PALESTINESI ASSEDIATI:
 
Per cortesia inoltrate questa lettera a tutti I sostenitori della Gaza Freedom March e dite loro che li aspettiamo ancora, marceremo con loro dentro Gaza presto! Non mollate, noi non cadremo!
Majed Abusalama

Noi sognatori della libertà a Gaza aspettiamo le “candele della speranza” che ardono fuori.

Ad un anno dal massacro di Gaza, il nostro cuore è allietato nel vedere tutti questi sostenitori dal mondo intero che ci salutano come fratelli e sorelle e ci trasmettono energie positive sufficienti per continuare ad essere ottimisti sul fatto che tutto il mondo un giorno chiederà ai propri leader di fermare la fondazione di nuove colonie in Cisgiordania e di rimuovere il blocco di Gaza.

Comunque, nonostante tutta questa attesa, proteste, sciopero della fame e dimostrazioni, il governo Egiziano ha consentito solo a 100 persone di entrare a Gaza. Noi giovani di Gaza diciamo che NON è sufficiente per interrompere il blocco. Gaza non vuole dipendere dagli “aiuti”. E non vogliamo solo poche persone autorizzate ad entrare una volta ogni tanto. La popolazione di Gaza vuole interrompere l’assedio completamente e per sempre. Abbiamo appena iniziato e siamo ancora piccoli, ma ora dobbiamo crescere, diventare tanti e forti.

Aspettiamo ancora che possiate entrare tutti a Gaza e di poter condividere con voi le sensazioni, i sentimenti, ma anche sel’Egitto vi costringe fuori, il lavoro che state svolgendo in Egitto è importante. L’Egitto è uno degli artefici del blocco, quindi apprezziamo molto tutte le azioni di protesta e solidarietà che avete condotto in ogni “centro nevralgico” di quella grande città che è il Cairo, rischiando parecchio la vostra incolumità personale,. Avete dimostrato il vostro sostegno a Gaza e alla Palestina forte e chiaro, cercando di svegliare l’umanità intera e sensibilizzarla sulle condizioni degli oltre 1 milione e mezzo di abitanti di Gaza che soffrono oramai da quattro anni.

Per favore, non smettete di lottare, non importa cosa accada. Con il vostro aiuto, noi otterremo giustizia e pace. Marciamo per la pace insieme.

Aspettiamo ancora che la Gaza Freedom March arrivi dal Cairo e Noi siamo contro la decisione del governo Egiziano! Siate i benvenuti a Gaza con l’augurio di un Felice Anno Nuovo senza Assedio, senza Settlements (Colonie) e senza Occupazione!

Majed Abusalama
Representative of Youth in Gaza
Community Activist and Peace Maker
Gaza strip, Palestine
[email protected]
+972599828830

EGITTO IMPEDIRA’ L’INGRESSO DA RAFAH – 2.a Chiamata all’Azione

La Freedom March prevede di entrare a Gaza dal valico di Rafah (Gaza/Egitto), chiuso a causa dell’assedio.

Fonte originale in inglese: http://gazafreedommarch.ca/cms/ENGLISH/BreakingNews.aspx




E’ ufficiale la comunicazione che il governo egiziano, dopo aver convocato gli ambasciatori delle 42 nazioni cui appartengono i volontari della Gaza Freedom March, li ha avvertiti che la Marcia non è autorizzata. Di conseguenza, pur non potendo impedire l’arrivo in Egitto di cittadini stranieri, impedirà ogni violazione delle leggi e della sicurezza del Paese, se necessario anche procedendo ad arresti. La nostra ambasciata non ha potuto che prendere atto delle dichiarazioni egiziane, non potendo agire autonomamente, in quanto la dimensione del problema va molto oltre i rapporti bilaterali italo-egiziani.



Di seguito, trovate la traduzione del comunicato emesso, a nome di tutte le organizzazioni della GFM, dal Comitato organizzatore e un testo suggerito da inviare VIA MAIL

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COMUNICATO EMESSO A NOME DI TUTTE LE ORGANIZZAZIONI DELLA GFDM, DAL COMITATO ORGANIZZATORE

21 dicembre 2009



Siamo determinati a rompere l’assedio


Continueremo a fare tutto il possibile perché si realizzi



Con il pretesto di un aumento delle tensioni sul confine tra Gaza ed Egitto,


il Ministero degli Esteri egiziano ci ha informato ieri che il confine di Rafah


sarà chiuso nelle prossime settimane. Abbiamo risposto che la tensione c’è


sempre al confine a causa dell’assedio, che non ci sentiamo minacciati e


che, se ci sono rischi, sono rischi che siamo disposti a correre. Abbiamo


anche detto che ormai è troppo tardi per gli oltre 1.300 delegati provenienti


da più di 42 paesi per cambiare i loro programmi. Abbiamo entrambi


convenuto di proseguire i nostri scambi.





Anche se lo consideriamo un passo indietro, è comunque qualcosa che


abbiamo incontrato – e superato – in passato. Nessuna delle delegazioni,


grandi o piccole, che sono entrate a Gaza nel corso degli ultimi 12 mesi ha


mai ricevuto un’ autorizzazione finale prima di arrivare al confine di Rafah.


La maggior parte delle delegazioni sono state scoraggiate persino da


lasciare il Cairo per Rafah. Alcune hanno avuto i loro pullman bloccati lungo


la strada. Ad alcune è stato detto chiaro e tondo che non potevano andare


a Gaza. Ma a seguito di pressioni pubbliche e politiche, il governo egiziano


ha cambiato la sua posizione e le ha lasciate passare.




I nostri sforzi e i nostri piani rimangono invariati, a questo punto. Abbiamo


deciso di rompere l’assedio di Gaza e marciare il 31 dicembre contro


l’assedio israeliano. Continuiamo nella stessa direzione.


Le ambasciate e missioni egiziane in tutto il mondo devono sentire la nostra


voce e quella dei nostri sostenitori (per telefono, fax ed e-mail) nei prossimi


decisivi giorni, con un messaggio chiaro: lasciate che la delegazione


internazionale entri a Gaza e lasciate che la Gaza Freedom March faccia il


suo cammino.




Avete aderito e vi sieti iscritti per partecipare alla Gaza Freedom March: è


stato il primo passo. Adesso, chiamate e scrivete all’ambasciata egiziana a


Roma e chiedete ai parlamentari da voi eletti di chiamare a vostro nome.


Contattate i media locali per dire che state partendo per Gaza. Poi fate le


valigie e venite al Cairo pronti a camminare insieme ai nostri fratelli e sorelle


di Gaza.



Aspettiamo di vedervi tutti la settimana prossima.



Comitato organizzatore

Gaza Freedom March






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CHIAMATA ALL’AZIONE :



BOZZA DI LETTERA DA INVIARE ALL’AMBASCIATA EGIZIANA





VIA MAIL A [email protected] , VIA TELEFONO AI NUMERI 0644234764, 068440191, 0684241896. O TRAMITE FAX AI NUMERI 068554424 e 0685301175. Coinvolgete amici, parenti, rappresentanti istituzionali come consiglieri regionali, provinciali, comunali, insomma chi vi pare.


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** Esempio di testo per le chiamate/fax/email all’ambascata :






Scrivo per esprimere il mio pieno sostegno alla Gaza Freedom March del


31 dicembre 2009. Chiedo al Governo egiziano di consentire ai/alle 1.300


delegati/e internazionali di entrare nella Striscia di Gaza attraverso l’Egitto.






Obiettivo della marcia è esigere da Israele la fine dell’assedio. La


delegazione internazionale consegnerà anche aiuti medici di cui c’è grande


scarsità, così come materiale scolastico e giacche invernali per i bambini di


Gaza.



Per favore, lasciate che questa storica Marcia possa procedere.




Cordiali saluti,

NATALE IN TERRA SANTA – sotto assedio è uno strazio

http://www.youtube.com/watch?v=9esPiCxLDZk

un modo per partecipare, sostenere, anche solo facendo girare le informazioni:

la Freedom March il 27 Dicembre 2009, http://www.gazafreedommarch.org/

L’iniziativa italiana che partecipa a questa marcia: Urgenza Sanitaria Gaza, sono già partiti alcuni giorni fà, portando più di 600 protesi in dono ad un ospedale di Gaza.
link per informazioni : http://urgenzasanitaria.ning.com/