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Inesattezze in televisione sul Tibet, invasione liquidata in pochi minuti come pacifica

« Prima di addormentarmi, penso sempre per qualche minuto. Penso alla gente in Tibet. A quello che sta soffrendo, al suo dolore. E mentalmente recito una preghiera di ringraziamento per essere libero. Un rifugiato, ma libero. Che può parlare per il suo popolo e cercare di alleviarne le sofferenze. »

 

Il 6 Luglio il compleanno di Kundun è passato sotto silenzio, tutti hanno paura di irritare i cinesi, Barak Obam con il debito pubblico in mano ai cinesi prudentemente aveva per la prima volta rifiutato di ricevere il Dalai Lama, e quando lo ha fatto, lo ha fatto uscire dalla porta di servizio. Una vergogna!

Ieri finalmente qualcuno ha parlato di Tibet in televisione e ieri sera hanno rispolverato il film “7 anni in tibet”.

Pochi minuti in TV con un mare di inesattezze:

Il Tibet non è stato pacificamente riannesso,

il Tibet non è regione cinese o meglio lo è con la forza e la violenza,

è stato violentemente OCCUPATO,

il Tibet non si sta modernizzando grazie ai cinesi, sono i cinesi che ne hanno fatto una loro discarica nucleare e costruiscono autostrade perché a loro fa comodo,

i tibetani non sono alla ricerca di una identità, stanno cercando di mantenere la loro identità nonostante le violenze cinesi e nonostante il genocidio fisico e culturale che sono costretti a sopportare da ben 61 anni,

in cina ancora esistono e sono attivissimi i LAOGAI campi di concentramento disumani dove i tibetani e tutti i dissidenti politici languono, muiono, subiscono torture fisiche e lavaggi del cervello.

Il film racconta parzialmente ciò che è avvenuto e ancora avviene in Tibet.

Il Post.it scriveva il 6 Luglio:

“Centinaia di poliziotti schierati a Kathmandu, arresti e qualche tafferuglio: il governo teme che le celebrazioni facciano arrabbiare la Cina”

ma guarda un po’, i tibetani possono festeggiare in silenzio e a casa propria ma niente in pubblico vedi mai che i cinesi si arrabbiano!

Vedi articolo Il Nepal proibisce i festeggiamenti del compleanno del Dalai Lama

Tutti hanno paura di irritare i cinesi, l’economia mondiale è nelle loro mani, ma si vive solo di economia?

Se vuoi sapere la verità sul Tibet e sulla questione tibetana leggi questa categoria con il mio piccolissimo contributo,

leggi la tematica su Associazione Italia Tibet.

se vuoi sapere qualcosa di più non solo sul Tibet ma anche sulla religione, sulla vita di Kundun oppure su qualche libro del Dalai Lama per conoscerlo meglio puoi anche trovare piccoli contributi personali nel mio blog dedicato alla lettura  TIBET-DALAI LAMA su LEGGERE LIBRI

 

TIBET LIBERO

TIBET FREE

TIBET FREI

 

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SIMBOLOGIA DELLA BANDIERA TIBETANA

SIMBOLOGIA DELLA BANDIERA TIBETANA

Voglio provare a fare capire e conoscere meglio la nazione che Kundun rappresenta : il Tibet.

Cominciamo dalla bandiera nazionale con un grande significato. Ogni angolo, ogni simbolo, ogni colore ha un significato importante :

1. La gloriosa e bellissima montagna bianca, situata al centro, simboleggia la grande nazione tibetana, famosa per le montagne innevate che la circondano.

2. I sei raggi di luce rossa diretti verso il cielo simboleggiano le sei tribù del Tibet: Se, Mu, Dong, Tong, Dru e Ra.

3. L’alternanza del colore rosso e del colore azzurro del cielo simboleggia la continua ricerca della retta condotta morale necessaria per mantenere e proteggere la legge spirituale e la legge temporale sancita dalle due divinità tutelari, una rossa e una nera, che hanno protetto il Tibet nel corso dei tempi.

4. I raggi emanati dal sole nascente sopra il picco della montagna innevata, simboleggiano l’eguale godimento, da parte di tutti i cittadini tibetani, della luce della libertà, della felicità spirituale e materiale e della prosperità.

5. La posizione della coppia di intrepidi leoni di montagna, il cui coraggio è suggerito dalle cinque sporgenze sulla sommità della loro testa, simboleggia il totale successo contro tutte le avversità delle azioni intraprese dal governo spirituale e secolare della nazione.

6. I tre gioielli colorati sopra ai leoni, bellissimi e radiosi di luce, simboleggiano la continua venerazione da parte del popolo Tibetano delle Tre Preziose Gemme, oggetti del rifugio.

7. Il mulinello della gioia, sorretto dai leoni, simboleggia l’osservanza della dirittura morale secondo le somme tradizioni rappresentate dai dieci precetti divini di virtù e dalle sedici regole etiche della vita laica.

8. Il bordo giallo simboleggia il fiorire e lo sviluppo degli insegnamenti del Buddha, paragonabili all’oro purissimo, attraverso spazio e tempo senza limiti.

Nella giornata della memoria io ricordo i “LAOGAI” ancora esistenti e funzionanti in Cina!

Il Laogai Handbook 2008
LAOGAI 
abbreviazione di laodong gaizao 
significato : “riforma attraverso il lavoro”
 tutt’ora attivi
i campi di concentramento del 2. e 3.o millennio
DIRITTI UMANI  : ZERO


Vennero aperti nel 1950 da Mao Zedong su consulenza sovietica a imitazione dei Gulag. A tutt’oggi i Gulag sono inattivi, così pare. I laogai invece sono aperti e attivissimi.
Il numero di campi aperti è “Segreto di Stato” in Cina ovviamente ma il Il Laogai Handbook 2008 ne conta 1.440 aperti e attivi.
 Ufficialmente i campi sono un mezzo per rieducare i criminali con il lavoro. In realtà servono per sfruttare terrore, intimidazione, lavaggio del cervello, tortura contro i dissidenti politici, contro i rivoluzionari, contro chi osa opporsi alla linea politica. Inoltre sono una enorme forza lavoro gratuita. Schiavi senza diritti civili e quindi DIRITTI UMANI ZERO
I ragazzi della protesta di piazza Tien’anmen (in cina definita “incidente” di piazza Tien’anmen) sono morti o spariti divorati dai Laogai.
I Laogai sono pieni di tibetani (vedi la questione tibetana nei post che ho pubblicato sotto l’etichetta TIBET) rinchiusi da sempre. Il fine : genocidio fisico e culturale. La cultura tibetana deve sparire. Per fortuna non riusciranno nell’impresa.
Il lavaggio del cervello è uno dei metodi più soft finalizzati a indottrinare i detenuti con lezioni quotidiane dopo le lunghe ore di lavoro per giungere all’autocritica, all’autoaccusa pubblica e diventare leali al “Partito” Ciò va dimostrato anche denunciando amici e parenti etc 

Harry Wu ( attivista per i diritti umani cinese  naturalizzato statunitense) fu arrestato perchè cattolico e considerato controrivoluzionario di destra e detenuto dal 1960 al 1979
Spiega :  
quando si entra nel campo, la prima cosa è confessare il proprio crimine. Bisogna ripetutamente dire loro il proprio crimine. Non dimenticare mai nessun dettaglio. La confessione è di primaria importanza, perchè distrugge la dignità. Bisogna dire ’ sono un criminale, sono colpevole, voglio accettare la riforma del pensiero, voglio cambiare me stesso, voglio essere fedele al presidente Mao

Lu Decheng fu uno dei 3 ragazzi che lanciarono uova contro il ritratto ufficiale di Mao nell’ottobre 1989 durante la famosa protesta studentesca di Tien’anmen, arrestato è stato “ospitato” in un “campo di lavoro” cinese.
Molto bella l’intervista rilasciata a Riccardo Cascioli di “Avvenire” nel 2007
Uno stralcio dall’intervista per capire immediatamente perchè sono sempre più numerosi e attivi i Laogai :
“Lei sta dicendo che i giocattoli che acquistiamo, e anche gli alberi di Natale di plastica, possono provenire dai campi di lavoro forzato?Certo, nei laogai si produce di tutto, per il mercato interno e per l’esportazione. Per il governo cinese è una grande risorsa economica, perché i laogai permettono ampia disponibilità di manodopera a costo zero, così da rendere particolarmente competitivi i prodotti cinesi. È anche per questo che i laogai sono in aumento.”