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CHI PUO’ DONARE SANGUE? tutti purché rispettino e soddisfino i requisiti

 

Per diventare donatore devi soddisfare i requisiti di salute, stile di vita e i tempi tecnici previsti dal protocollo nazionale (e del buon senso). Se diventi donatore scegli di donare la vita e la salute o una terapia a chi è meno fortunato di te e ha bisogno di cure perché malato. Devi donare la vita, non aggravare la malattia di chi riceve la trasfusione se non peggio regalargli una ulteriore malattia o la morte.

I tempi tecnici richiesti e previsti dal protocollo sono fatti per assicurare sicurezza di sangue e derivati puliti e sani e non si transige. TUTTI ma proprio tutti dobbiamo rispettare questi tempi tecnici, nessuno escluso.

Le polemiche provocatorie sollevate da improbabili quotidiani online, seppur noti e seguiti, portano solo malumori e aizzano gli animi di chi non sa.

UOMINI E DONNE, ETERO O GAY, DEVONO RISPETTARE I PROTOCOLLI DI SICUREZZA PREVISTI PER LA DONAZIONE DI SANGUE.

Chi non è disposto a rispettare questo protocollo non faccia il donatore. Le rivendicazioni assurde di pretendere di fare una donazione con una relazione di poco più di tre mesi non ha fondamento, è rischiosa per il ricevente malato ed è da considerarsi comportamento inaccettabile. La fase finestra di alcune delle principali malattie infettive è di 3/4 mesi per questo motivo chi ha relazioni nuove o recenti deve aspettare i 4 mesi prima di potere donare. QUESTO VALE PER ETERO E OMOSESSUALI, VALE PER TUTTI.

QUESTO VALE ANCHE PER I DONATORI “ABITUALI” che sono considerati anche più attendibili perché già controllati da tempo. Se un donatore abituale ha una relazione nuova, anche se stabile, deve aspettare 4 mesi prima di presentarsi per una donazione. Un donatore questo lo sa e lo accetta per la sicurezza del malato. Chi non lo accetta non deve fare il donatore.

Scrivo questo post perché la polemica sollevata da una lesbica che vuole fare causa al Policlinico Umberto I di Roma è veramente una vergogna. La Signora in questione ha una relazione sessuale da poco più di tre mesi. E’ considerata ancora a rischio per fare una donazione. Non è considerata a rischio perché omosessuale, anche un etero sarebbe considerato a rischio.  Ma non perde occasione per fare le sue rivendicazioni, ovviamente sulla pelle del malato. La trovo una cosa veramente indegna. La donazione di sangue deve essere un atto generoso di amore per il prossimo, per aiutare un malato a guarire o a vivere. Non si può rischiare di peggiorare la malattia se non addirittura fargli rischiare altre malattie.

IL PROTOCOLLO NAZIONALE HA TEMPI TECNICI PRECISI CHE VALGONO PER TUTTI, OMOSESSUALI ED ETEROSESSUALI.

Se vuoi donare rispettalo. Se non vuoi rispettarlo non fare il donatore.

Se nella tua vita vuoi fare quello che ti pare non puoi farlo sulla pelle degli altri.

Se vuoi fare il donatore leggi bene il

“Protocollo per la selezione del donatore di sangue ed emoderivati”. 

 

Ricorda che donare è un dovere morale fatto con generosità e per il bene del malato.

Ricorda che non solo gli adulti si ammalano anche tanti bambini e ragazzi e hanno diritto alla vita e alla salute e non hanno doveri nei confronti di un donatore.

Donare non è un diritto. Le rivendicazioni si fanno fuori dagli ospedali e non devono riguardare i malati. Soprattutto sfruttare la malattia degli altri per fomentare malumori, provocare reazioni in chi non è informato, strumentalizzare per propri fini rivendicativi è veramente “inaccettabile”!

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Per le emergenze in auto, mettiamo le calze da neve ai pneumatici

Le calze da neve per situazioni di emergenza, poco ingombranti, facili e rapide da mettere alle ruote della nostra automobile,vediamo se davvero sono utili e quando usarle.

L’invenzione delle calze da neve è attribuita al norvegese Bård Løtveit alla fine degli anni Novanta. Ovviamente un uomo che di neve e ghiaccio se ne intende e l’idea di inventare un sistema per affrontare un’emergenza neve in modo rapido, semplice e alla portata di tutti è stata sicuramente vincente. Da semplice prototipo nell’ultimo decennio ha avuto una diffusione planetaria. Oggi il marchio AutoSock, di cui Bård Løtveit è il più grosso azionista, produce milioni di paia di calze, vendute in tutto il mondo, brevetto acquisito anche in Europa ma omologato solo in alcuni Paesi. In Italia è possibile acquistarle e usarle ma non hanno ancora ottenuto l’omologazione dalle autorità.

Caratteristiche, vantaggi e svantaggi delle calze da neve

Sono in particolare tessuto sintetico, il poliestere, che agevola l’aderenza della gomma alla neve compatta o ghiacciata, non funzionano sulla neve disfatta e su altri tipi di asfalto si logorano subito. Sono sottili e adatte anche a pneumatici che non sono catenabili, non fanno rumore, si possono montare in un minuto appena senza alcuna fatica o abilità. E’ sufficiente coprire la parte superiore visibile della ruota, si fa scendere la calza a destra e a sinistra, si sposta l’automobile di poco e la calza si centra da sola. In auto occupa poco spazio, sono riutilizzabili, lavabili in lavatrice e riciclabili quindi eco-friendly. Non reggono una velocità superiore ai 50 Km/h, quindi anche in autostrada sono raccomandate basse velocità. Sono disponibili in 3 misure, “Standard” per le vetture normali, “High Performance” per SUV e 4×4 e “Truck” per grandi pneumatici. Oggi sono disponibili due marchi, Autosock e AreXocks in 5 taglie, dalla S alla XXL.

Omologazione

Circolare con solo le calze da neve dove esiste obbligo di catene comporta una multa elevata, ritiro di punti e a volte il fermo auto. Il Ministero dei Trasporti ha confermato che le calze da neve non sono assolutamente equiparabili alle catene da neve metalliche quindi il primo consiglio è utilizzarle solo nei casi di vera emergenza improvvisa. Lo stesso Bård Løtveit raccomanda solo un uso temporaneo.

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GOOGLE PANDA: CHI VINCE E CHI PERDE (anche in Italia)

Per saper chi vince e chi perde ecco un elenco completo

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Google Panda Update in Italien und Spanien – Gewinner und Verlierer 

Google Panda Update in Italia und Spanien

prima leggerai i dati spagnoli e subito sotto l’Italia

“Gewinner” sta per “vincitori”

“Verlierer” sta per “perdenti”