Archivio | Aprile 2009

ARRIVA PASQUA E A GENOVA SI MANGIA LA TORTA PASQUALINA – BUON APPETITO!

TORTA PASQUALINA
a Genova

Ingredienti per 4/6 persone
Occorrente:
500 grammi di farinatre mazzi di bietoleun bicchiere di formaggio grana grattugiato4 cucchiai di pecorino grattuggiatoquattro uova500 gr. di ricotta romanaburroolio di oliva e sale

Mettere sulla spianatoia la farina, fare un incavo nel mezzo e versare cinque cucchiai d’olio extravergine di oliva, sale e mezzo bicchiere d’acqua.Impastare in modo da ottenere una pasta morbida e liscia.Coprire con un tovagliolo e lasciare riposare per un’ora. Pulire e lessare le bietole per 6 minuti in acqua bollente e salata; scolarle accuratamente e farle saltare in padella con una noce di burro. Quindi passarle al setaccio e mettere due terzi del formaggio, la ricotta, e amalgamare bene il tutto.Dividere la pasta in più parti, stendere ciascuna di queste in tante sfoglie sottili di diametro circa 20 cm. Ungere lo stampo d’olio, adagiare una prima sfoglia e spennellarla di olio, mettere la seconda, ungerla e continuare così fino alla metà delle sfoglie.A questo mettere l’impasto di bietole e ricotta, fare nel composto quattro incavi, in ognuno dei quali porre un uovo leggermente salato. Spolverare con il rimanente formaggio e ricoprire con le rimanenti sfoglie di pasta spennellate con l’olio. Ungere anche l’ultima sfoglia, bucherellarla con uno stecchino einfornare per un’ora a 180°. Si può mangiare sia calda che fredda.

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SIMBOLOGIA DELLA BANDIERA TIBETANA

SIMBOLOGIA DELLA BANDIERA TIBETANA

1. La gloriosa e bellissima montagna bianca, situata al centro, simboleggia la grande nazione tibetana, famosa per le montagne innevate che la circondano.

2. I sei raggi di luce rossa diretti verso il cielo simboleggiano le sei tribù del Tibet: Se, Mu, Dong, Tong, Dru e Ra.
3. L’alternanza del colore rosso e del colore azzurro del cielo simboleggia la continua ricerca della retta condotta morale necessaria per mantenere e proteggere la legge spirituale e la legge temporale sancita dalle due divinità tutelari, una rossa e una nera, che hanno protetto il Tibet nel corso dei tempi.
4. I raggi emanati dal sole nascente sopra il picco della montagna innevata, simboleggiano l’eguale godimento, da parte di tutti i cittadini tibetani, della luce della libertà, della felicità spirituale e materiale e della prosperità.
5. La posizione della coppia di intrepidi leoni di montagna, il cui coraggio è suggerito dalle cinque sporgenze sulla sommità della loro testa, simboleggia il totale successo contro tutte le avversità delle azioni intraprese dal governo spirituale e secolare della nazione.
6. I tre gioielli colorati sopra ai leoni, bellissimi e radiosi di luce, simboleggiano la continua venerazione da parte del popolo Tibetano delle Tre Preziose Gemme, oggetti del rifugio.
7. Il mulinello della gioia, sorretto dai leoni, simboleggia l’osservanza della dirittura morale secondo le somme tradizioni rappresentate dai dieci precetti divini di virtù e dalle sedici regole etiche della vita laica.
8. Il bordo giallo simboleggia il fiorire e lo sviluppo degli insegnamenti del Buddha, paragonabili all’oro purissimo, attraverso spazio e tempo senza limiti.

Questa voce è stata pubblicata il 4 Aprile 2009, in TIBET.