Archivio | Febbraio 2013

Influenza, che fare? soprattutto quale farmaco non prendere!

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Fuori casa o ufficio freddo intenso, pioggia, caloriferi al massimo nei luoghi chiusi, sbalzi termici improvvisi ………….. in un click ci ritroviamo con l’influenza.

I sintomi più comuni raffreddore, spossatezza, dolori articolari, qualche linea di febbre. In genere i mali di stagione sono provocati da virus e in genere per curarla non occorre fare nulla se non coprirsi bene all’esterno, non troppo pesanti in casa o nei luoghi chiusi. In genere il nostro organismo ci suggerisce come coprirci, se abbiamo freddo uno strato in più da togliere se sentiamo caldo. L’influenza virale ha incubazione di due giorni, il suo picco nei primi tre giorni dalla comparsa dei sintomi e in una settimana si risolve da sola. Basta un aiutino di bevande calde col miele di castagno, ricco di tannino antinfluenzale naturale e per combattere tosse e raffreddore miele di eucalipto espettorante. Puoi aiutarti con tisane specifiche per attenuare i sintomi (non per curare).

In ogni caso suggeriscono i pediatri (e vale ovviamente anche per gli adulti) di aspettare tre giorni prima di valutare una terapia antibatterica, prima dei tre giorni nessun medico è in grado di valutare con certezza se l’alterazione è di tipo virale o se è presente infezione batterica. Un medico può soltanto supporre di che tipo di malattia si tratta nei primi tre giorni, in base alla esperienza generale con le migliaia di pazienti che visita. Quindi NO ANTIBIOTICI prima dei tre giorni ma soprattutto niente fai da te.

I motivi? Se l’influenza è virale l’antibiotico è inutile, se l’antibiotico non è quello adatto può essere persino dannoso perché può creare resistenza batterica cioè rafforzare i batteri e può addirittura indebolire l’organismo. Pare che circa il 12c% della popolazione europea faccia lo sbaglio di prendere subito un antibiotico per combattere l’influenza. Non facciamolo anche noi.

Alimenti che aiutano a combattere i mali di stagione: frutta, verdura e ortaggi di stagione. La natura provvede a fornirci anche un’alimentazione adatta in ogni stagione. Crediamole!

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Un primo piatto pagato più di 1.500 euro? Eccolo ….

PIATTO PIU' COSTOSO

 

Ecco il primo piatto più caro al mondo!

Il costo di oltre 1.500 euro è giustificato dal contenuto:

– tagliolini ma fatti in casa eh …..;

– astice del Maine, lo Stato dello scrittore horror più famoso Stephen King;

– funghi freschi;

– tartufo bianco d’Alba ma in quantitativo esagerato (ben oltre i 500 gr;

– verdurine biologiche ovviamente fresche.

Quindi ingredienti di tutto rispetto ma a quanto pare  ciò che contribuisce a fare lievitare il prezzo è il piatto di porcellana nel quale vengono serviti questi deliziosi quanto costosi tagliolini, un piatto di porcellana decorata con foglia d’oro creato appositamente per il ristorante  da Gianni Versace in  persona qualche mese prima della sua morte. Ovviamente Edizione Limitata ed esclusiva e quindi con un valore incalcolabile 🙂

Se vuoi toglierti questo sfizio o meglio se puoi permettertelo ti basta andare da “Bice” a New York e buon appetito!

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