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Lifting naturale, placenta di pecora, lumache e veleno di vipera contro le rughe

Glamoxy Snake Serum

 

Antirughe novità? Eccolo, si chiama Glamoxy Snake Serum, amato e strausato dalle dive del momento come Demi Moore, Penelope Cruz e Angelina Joli e arriva direttamente dall’Inghilterra.

Frutto della ricerca Rodial, marchio di cosmetica di lusso, principio attivo il veleno della vipera con effetto lifting perché immobilizza i tratti del viso.

La Rodial è un’azienda che studia ed elabora cosmetica di lusso naturale, nata e creata dalla greca Maria Hatzistefanis, ogni due mesi elabora una novità, compete con colossi come Lancome ed Estée Lauder, uscendone vincente. viene venduta in pochi selezionati punti vendita in Inghilterra (es. Harrod’s), sul sito web ufficiale RODIAL e il nuovo Glamoxy Snake Serum viene venduto a £ 127 che sono circa 150 euro. Visto il successo è nata anche una maschera e una penna che va applicata direttamente sulla ruga.

Placenta di pecora invece è Actistem, invenzione di un medico italiano, Roberto Viel, ovviamente residente in Inghilterra che cura e dedica enormi finanziamenti alla ricerca, e che lavora presso London Centre for Aesthetic Surgery in Harley Street. Il trattamento va fatto pero’ in un Centro Estetico, dopo il trattamento non ci si deve lavare per 12 ore, dopo 3 giorni si vedono i primi risultati e l’effetto durerà per circa 5 mesi. In questo caso principi attivi derivati dalle cellule staminali, l’ultima novità nel campo estetico e soprattutto medico.

Bava di lumaca invece per problemi della pelle come rughe, acne, smagliature, cicatrici. Novità Elicina (di origine cilena), in erboristeria o farmacia. Se non riesci a trovarla è acquistabile su ELICINA.

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Ethical Fashion, adesso il riciclo diventa chic e fashion

Carmina Campus

Ilaria Fendi

Ethical Fashion

 

Parliamo di riciclo, ecosostenibilità, moda e tendenze. Il riciclo è il primo gesto ecologico che l’uomo abbia inventato. Il riutilizzo di ciò che viene scartato o che non serve più per creare nuovi oggetti o addirittura nuovi materiali. In questo modo si possono ridurre sprechi energetici a favore dell’ambiente e si evita il problema smaltimento che per alcuni materiali è praticamente impossibile, ad esempio la plastica che è un materiale assolutamente non biodegradabile e addirittura tossico quando bruciato, soprattutto si possono abbattere i costi evitando gli sprechi iniziando quella che viene definita “l’economia della decrescita”.  Invece di continuare a sfruttare il nostro pianeta ormai al collasso per trovare nuove risorse dobbiamo iniziare a riutilizzare le risorse già esistenti. Le nuove tecnologie lo consentono e per la prima volta provvederemo a fare in modo che i benefici superino i costi non solo in termini di denaro ma anche di risorse.

La moda normalmente sinonino di superficialità comincia a riscattarsi e inizia un percorso diverso, diventa Ethical Fashion, ecomoda! Fra i marchi che hanno cambiato i loro progetti emerge sicuramente Carmina Campus, un marchio creato da Ilaria Venturini Fendi nel 2006. Un viaggio in Africa ha cambiato la sua vita e in collaborazione con ITC (International Trade Centre) e AIDOS (Associazione Donne per lo Sviluppo) il suo progetto ecosostenibile è diventato realtà. L’idea nasce in Camerun e si estende oggi anche ad altri Paesi sottosviluppati. Non si tratta più soltanto di Eco Moda o di moda ecosostenibile ma  anche di commercio equosolidale, non si tratta di carità ma lavoro equamente retribuito, senza sfruttamento quindi non solo rispetto e risparmio energetico ma un primo passo concreto di riscatto e dignità per le popolazioni più povere del mondo.

Il motto Carmina Campus “Save Waste From Waste” (salvare i rifiuti dai rifiuti) è oggi  esteso non solo più alle borse ma anche a gioielli e oggetti di arredamento. Sul sito ufficiale Carmina Campus è possibile farsi un’idea della linea e di cosa i rifiuti possono diventare. Il tipico abbigliamento Masai, i drappi tartan, o le tende da safari diventano l’Africa Collection, splendide borse dal sapore etnico, elegantissime e di tendenza con prezzi alla portata di tutti pur non mancando articoli lussuosi dal costo riservato davvero a pochi. Dal mondo quotidiano di tutti noi nasce la linea “Save Bags” ricavata dai normali sacchi neri della spazzatura lavorati e sdoppiati come fosse pelle.

Speriamo che progetti come questo diventino la normalità!

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FASHION WEEK BERLIN AI 12/13 – Settimana della Moda a Berlino, tendenze moda e shock

SETTIMANA DELLA MODA BERLINO

2012

FASHION WEEK BERLIN

Autunno – Inverno 2012/2013

Sicuramente la Fashion Week milanese ci è più vicina, la sentiamo a pelle, il Made in Italy è conosciuto e amato in tutto il mondo per ricercatezza, fantasia, eleganza anche nelle stravaganze, e artigianalità ma tutto il mondo ha una propria Fashion Week che si adatta e segue le esigenze e i gusti del Paese ospitante.

Anche in Germania la moda è amata e seguita, grandi artisti della sartorialità gli stilisti hanno dato spazio a futurismo, trendy orientaleggiante, hanno osato con nude look esagerati e modelli sadomaso, hanno sperimentato nuovi tessuti metallizzati, lunghezze fino a terra o abiti cortissimi. L’esagerazione diventa Leit Motiv delle passerelle, nei modelli e nei colori. Palette che vanno dal classico bianco candido ai grigi in tutte le gradazioni, tutti i colori pastello e nella variante elettrica, petrolio, blu notte, viola e smeraldo, rosa cipria o fucsia, monocromatici o sapientemente abbinati anche a contrasto.

Modelli attillatissimi o comodi, cappe, mantelle stile anni Sessanta, purtroppo la pelliccia è praticamente ovunque, anche negli accessori, gli stilisti hanno accontentato tutte le silhouettes con tagli decisamente slim stile anni Settanta o tagli comodi da dedicare alla moda di tutti i giorni. Non è molto portabile ma adattabile sicuramente.

Sensualità garbata da Hugo By Hugo Boss o sfacciata come lo stile di Dont Shoot The Messenger che sceglie tagli puliti e diritti affidando ai dettagli e agli accessori sadomaso il compito di sedurre.


Kaviar Gauche

Senza dubbio hanno fatto scalpore i vari nude look e fra questi scioccante la proposta di Kaviar Gauche, brand berlinese, che propone una sposa invernale in abito bianco candido, puro e totale come un burka ma completamente trasparente con sotto solo la biancheria intima. Altre proposte dello stilista per le spose del prossimo inverno sono meno eccessive ma sempre stravaganti, trasparenze sempre presenti e modelli attillatissimi che si alternano a tuniche monacali.

Kaviar Gauche

Kaviar Gauche

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